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Come se ci fosse ancora Zavattini


  • Dr. Fake Cabinet 12d Via San Francesco da Paola Torino, Piemonte, 10123 Italia (mappa)

Come se ci fosse ancora Zavattini è la nuova mostra che dal 25 gennaio al 10 febbraio 2024 sarà ospitata presso gli spazi di DR Fake Cabinet.

L’opening sarà giovedì 25 gennaio alle ore 18. Si tratta di un omaggio a Zavattini di Rafael Alberti, Paolo Baratella, Enzo Brunori con Carola AllemandiMirko AndreoliFrancesco BalsamoMarco BottinelliDavid BowesSarah BowyerFederico CaputoFernando De FilippiEnrico T. De ParisFrancesco Di LerniaGiuseppe GallaceDaniele GallianoTitti GarelliMonika GryckoSilvia LevensonFrancesco MalutaPablo Mesa CapellaDario NanìEric PasinoLeardo SciacovielloPierluigi ScandiuzziTarinFlavio Ullucci.

Cesare Zavattini (1902-1989) è stato una delle figure più poliedriche del Novecento italiano: sceneggiatore, scrittore, poeta, giornalista, artista e collezionista.

Negli anni Zavattini ha dato sfogo alla sua irrefrenabile passione per l’arte raccogliendo circa 1.500 lavori, commissionati direttamente agli artisti più significativi della sua epoca.

Che gioia profonda mi danno i quadri,

e se avessi i soldi non farei

che comprare quadri”

Cesare Zavattini, Io. Un’autobiografia

Quella di Zavattini non fu però una collezione come le altre; era, infatti, fondata su due precise richieste rivolte dal collezionista agli artisti: dipingere un’opera “minima”, ossia di circa 10x8 cm e, possibilmente, che si trattasse di un autoritratto. Come è stato scritto da Sabrina Bandera, “non si tratta solo di autoritratti di piccolo formato per convenienza e mancanza di spazio, ma di una scelta a suo modo blasfema, scandalistica, controcorrente, moderna, come il suo modo di scrivere”.

Zavattini ha quindi creato nei decenni una galleria della pittura e dei pittori del suo tempo, una fotografia dello stato dell’arte, un insieme estetico nel quale gli autoritratti costituivano i tanti tasselli di un cosmo di amici che, cimentandosi con uno degli aspetti più intimi della ricerca artistica – l’autoritratto, appunto – hanno consegnato al loro amico collezionista non soltanto un’opera, quanto un’immagine di intimità.

Nel tempo la raccolta di Zavattini è stata dispersa: acquistata in blocco dalla storica Galleria Annunciata di Milano, una parte consistente è stata acquisita dalla Pinacoteca di Brera e il resto è finito sul mercato.

La mostra “Come se ci fosse ancora Zavattini” propone una sorta di “ritorno” all’intento originario dell’intellettuale emiliano, esponendo alcune delle opere provenienti dalla sua collezione in dialogo con una nuova collezione “minima”: diversi artisti di oggi si sono cimentati con la piccola dimensione zavattiniana (l’8x10), con l’intento di proporre una fotografia (parziale e incompleta, certo) dello stato attuale dell’arte, con un particolare focus sulla pittura.

Il senso della collezione Zavattini era proprio quello di contenere la storia della pittura italiana in una sola stanza e proprio questo obiettivo mantiene vivo tutto il suo fascino. Proprio per questo i visitatori potranno trovare una selezione di opere di artisti di generazioni diverse, con punti di vista dissimili ma tenute insieme proprio dall’intento di fare un omaggio al grande Zavattini, attraverso una piccola opera pensata come tassello di un immaginario puzzle artistico destinato a non essere mai completato.

Con la collaborazione della Galleria Lunetta 11

DR Fake Cabinet

Via San Francesco da Paola 12/D Torino

Info: dr.fake.cabinet@gmail.com

Tel. +39 338 167 29 86 + 39 320 824 00 04

Dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento

Fonte sguardisutorino.blogspot.com

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