Le Persone

  • Laureata in Architettura presso il Politecnico di Torino è la presidente di Ponte per l’Arte. Esercita la libera professione nei campi dell’urbanistica, con strumenti alle varie scale di intervento, dell’edilizia, con il recupero di edifici storici sia pubblici che privati, degli allestimenti espositivi e museali con esposizioni in varie sedi di edifici storici della città di Torino. Recentemente si occupa della gestione dello spazio dedicato a mostre e cultura di Binaria, il centro commensale del gruppo Abele. Ha avuto incarichi di amministratore pubblico, componente in commissioni concorso, consigliere e presidente in organismi associativi. Pragmatica e concreta, è da sempre interessata al mondo dell’arte e alle trasformazioni che attraversano la società.

  • Laureato in Economia e Commercio presso la Facoltà di Torino, è il segretario di Ponte per l’Arte. Ha lavorato in grandi aziende pubbliche e private, con particolare esperienza nella direzione d’impresa. Oltre ad essere consulente d’impresa, si occupa di valutazioni e mediazioni immobiliari. Non si sente uno specialista ma piuttosto un analista della visione globale di un processo ed è un grande appassionato di fotografia. La sua anima creativa lo spinge ad attraversare il mondo locale dell’arte, esponendo ad esempio alcuni lavori fotografici durante Paratissima ma anche costruendo format in cui arte e cultura si intersecano nell’idea di offrire spazi di benessere fisico e mentale.

  • Diplomata all’Accademia Albertina di Belle Arti in Scenografia, è un’artista torinese che inizia il suo percorso negli anni Novanta, scegliendo un linguaggio espressivo che si esplicita nella scelta della tazza come segno, come strumento per dare vita a differenti e molteplici combinazioni seriali: l’oggetto viene privato della sua funzione primaria per scoprirne nuovi utilizzi. È fondamentale l’incontro con una importante azienda la I.P.A. Industria Porcellane S.p.A. di Usmate Velate (MB), che da sempre collabora alla realizzazione delle installazioni. Le interessa eliminare il superfluo e porre attenzione alla forma, allo scarto, l’imperfezione intesa come risorsa rispetto all’unicità dell’oggetto così da poter esprimere anche la fragilità della vita attraverso le sue opere. Utilizza anche la carta,  ne studia la tridimensionalità e si interessa alla scrittura di Emily Dickinson: attraverso un approfondito lavoro di ricerca interpreta alcuni versi della scrittrice portando su una tazza, un tavolo, un lume in carta  le parole con i punti metallici di una pinzatrice.

    ph Stefano Pensotti

  • Da Sergio Saroni – di cui è allieva all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino – apprende l’amore per la cura dei particolari nel disegno. Dagli anni ’70 lavora nel mondo della pubblicità, divenendo poi una delle figure più richieste, per campagne nazionali e internazionali di alcuni marchi molto famosi come Barilla, Chicco, Invicta. Solo per citarne alcuni. Si specializza in opere ad olio su tela prediligendo lavori che siano in qualche modo la realizzazione del sé invece che quella del desiderio altrui. Arriva ad esporre nel 2000 a New York una delle sue opere forse più discusse e conosciute: “le bambine cattive”. E mantiene il legame con il mondo dell’illustrazione anche attraverso il corso che tiene all’Accademia di Belle Arti di Cuneo.

  • Dopo aver studiato Legge e Teologia per un paio d’anni, sceglie poi di laurearsi in Economia e Commercio all’Università di Berlino. All’età di 24 anni, in seguito ad un particolare momento di difficoltà, sente forte la necessità di cambiare vita e raggiunge così un campeggio italiano, a Terracina, dove scoprirà la sua prima relazione con il mondo dell’arte: il marmo e la scultura. In Italia effettua poi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma prima e di Carrara poi. Ma a metà anni ’80 “si libera” delle “fatiche del marmo” per comprendere che l’attività site specific, le grandi installazioni, la land art rappresentano la sua vera passione. Sarà l’incontro con il mattone in Francia e i fili di ferro o di fibra sintetica che lo porteranno a decorare lo spazio con la materia invece di intervenire direttamente sulla materia, con quell’idea secondo cui l’arte sia importante per risvegliare i sensi di chi osserva per riuscire a guardare in profondità.

  • Ha frequentato il corso di Laura in DAMS, Disciplina delle Arti presso l’Università di Bologna. Indaga la spazialità e impiega un approccio scultoreo arrivando a identificare nell’intervento site specific in contesti pubblici ciò che predilige. Crede fortemente nel fatto che gli strumenti dell’arte possano essere usati nelle relazioni di cura, di aiuto e che l’azione artistica possa determinare punti di vista volti a migliorare la vita delle persone. Negli ultimi anni coordina per l’Accademia di Torino il progetto “Promenade dell’arte e della cultura industriale” per il parco di Spina 4 (Parco Peccei) Torino e dal 2018 la Convenzione con il Politecnico di Torino. È docente di Decorazione e Tecniche e Tecnologie della decorazione presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

  • Laureata in Germanistica presso l’Università degli Studi di Torino e diplomata in Scultura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Dopo una prima portante esperienza di 4 anni con Armani, sceglie di inseguire “il suo sentire” identificando l’Arte come una compagna di viaggio grazie alla quale meglio comprendere la realtà che ci circonda. Realizza diverse opere scultoree per concorsi pubblici e il suo lavoro è presente in collezioni pubbliche e private, Fondazioni Bancarie e Musei, in Italia e all’estero. È docente di Plastica Ornamentale presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, sostiene che la relazione con studenti e studentesse sia uno scambio continuo tra la sua esperienza e la loro freschezza di visione del mondo.